Sabato 20 maggio 2017 dalle ore 9,00 alle ore 12,30
Sede Curia Arcivescovile (Sala Convegni – piano terra)
Piazza Fontana, 2 – Milano
In questi ultimi tempi si sono moltiplicate le fonti di informazione sul tema del fenomeno migratorio e degli immigranti.
Lo scopo di questo Convegno oltre ad informare vuole sollecitare ad una attenzione più profonda su ciò che sta accadendo: quali rischi comporta, da quali cause proviene. Ci interessa il problema perché suscita ancora reazioni emotive e qualche volta irrazionali, ideologiche.
In questo Convegno guardiamo la parte salute dell’immigrato per abbracciare il tutto della persona che come tale attende non solo risposte sanitarie ma accoglienza che doni dignità di uomo, di donna, di bambino.
Segue la testimonianza di Mussie Zerai, che prima di aiutare gli altri è stato aiutato: «Il mio primo benefattore l’ho incontrato a 16 anni, era un abate dei cistercensi, di Casamari. L’ho conosciuto sull’aereo che da Asmara mi portava ad Addis Abeba dove andavo per ottenere i documenti per entrare in Italia.
Gli ho fatto un po’ da interprete e gli ho detto che, se tutto fosse andato bene, sarei arrivato dopo qualche tempo a Roma. Lui mi offrì ospitalità nella casa che i cistercensi hanno in piazza di Trevi.
Arrivai di notte, era tutto buio e non mi resi conto di dov’ero. La mattina mi svegliai con il brusio dell’acqua e della gente. Chiesi a un monaco se lì ci fossero delle api. Mi guardò stupito, mi fece salire sul tetto e mi mostrò quella meraviglia. Il mio secondo benefattore sono stati due gemelli, due ragazzi che facevano volontariato e che oggi sono due affermati pianisti. Mi chiesero da quanto tempo non parlavo con i miei parenti. Mi pagarono la colazione e mi regalarono una scheda telefonica. Questo per me è stato importantissimo, ma tutti possono farlo, tutti possono comprare una scheda telefonica da 5 euro». L’accoglienza è speranza di vita e di integrazione.