«OGNI SETTIMANA firmiamo in media da uno a due trasferimenti, di colleghi che abbandonano l’Italia e se ne vanno all’estero». Pasqualino D’Aloia, presidente dall’Ipasvi Milano, Lodi e Monza Brianza, l’Ordine delle professioni infermieristiche, descrive una «fuga di professionalità» che non si arresta. E guarda al tema della Brexit, con le ripercussioni sulle migliaia di italiani che lavorano in ospedali e cliniche in Uk.
Che cosa spinge un infermiere italiano a partire?
«Principalmente lo stipendio, ma anche le condizioni di vita e di lavoro.
Ad esempio in Germania offrono anche una casa. Il rovescio della medaglia è che ogni giorno all’Italia vengono portate via competenze, sfruttando il fatto che da noi ci sono percorsi di formazione all’avanguardia a livello mondiale. Peccato, però, che sono altri
ad avvantaggiarsene»….
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