Posizione sulla modifica requisiti di docenza lauree per Infermieri (prot. 82 del 14/05/2020).

Chiarissimo Professor Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca,

Le scriviamo in qualità di Presidenti degli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Lombardia, Enti pubblici sussidiari dello Stato (ex L. 241/90), garanti della tutela dei pubblici interessi connessi all’esercizio della professione infermieristica.

Abbiamo letto con stupore e rammarico quanto riporta il prot. del DM82 del 14/05/2020. Sebbene le premesse siano condivisibili, riteniamo non accettabile quanto previsto articolo 1, comma 2, nel quale si indica il ricorso alle figure di due medici ospedalieri per compensare la riduzione di docenti universitari nei corsi di laurea in Infermieristica. Nei fatti, tale comma contraddice sia le premesse dello stesso Decreto, sia il riconoscimento delle scienze infermieristiche come disciplina: considerando il numero di infermieri con titoli di Laurea Magistrale in ambito disciplinare proprio, Scienze Infermieristiche e Ostetriche, e/o dottorati di ricerca, la compensazione di personale docente universitario del settore scientifico-disciplinare (Med/45) con personale ospedaliero afferente ad altri settori disciplinari non è giustificata.

Teniamo anche a precisare che sono presenti, sul territorio nazionale, Infermieri in possesso di abilitazione scientifica nazionale per I e II fascia, assegnisti di ricerca e docenti a contratto che contribuiscono a sostenere un sistema di formazione universitaria di elevata caratura, sebbene lo stesso sistema universitario non ha ancora risposto con l’energia auspicabile nello stabilizzare gli insegnamenti Med/45 con le posizioni universitarie stabili che sarebbero invece necessarie.

La professione infermieristica ha un corpus disciplinare solido, universalmente riconosciuto, produttivo sul piano scientifico, il quale contribuisce, in armonia con tutte le altre professioni sanitarie, a rispondere sia ai bisogni di salute della nostra popolazione sia all’innovazione scientifica. Il corpus disciplinare proprio per la formazione di un Infermiere è caratterizzante, non ancillare. Il 2020 è stato identificato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come l’anno degli Infermieri e delle Ostetriche. L’obiettivo della campagna OMS è quello di sostenere gli infermieri ad esprimere tutto il loro potenziale di agenti di salute attivi nelle società, per cui l’auspicio è un adeguamento normativo che consenta agli Infermieri di esprimere al meglio i contenuti del focus disciplinare che li caratterizza, dalla formazione all’esercizio professionale nelle sue diverse articolazioni.

Viste le premesse del DM82 del 14 maggio u.s., le azioni attese conseguenti dovrebbero essere volte a valorizzazione il settore scientificodisciplinare (Med/45), non declassarlo a settore disciplinare intercambiabile: sarebbero auspicabili azioni concrete finalizzate a sostenere realmente l’accademizzazione degli insegnamenti di scienze infermieristiche, non azioni di svalutazione come quella proposta dal DM in oggetto. Il numero dei posti disponibili per l’ammissione ai corsi di Laurea in Infermieristica dovrebbe essere aumentato, ma non svalutando la formazione degli infermieri. Le soluzioni e le modalità di valorizzazione della professione infermieristica, a partire dalla formazione, sono argomenti meritevoli di un dialogo bilaterale che ancora fatichiamo a trovare. 

Leggi il PDF Coord. OPI LOMBARDIA – Requisiti di docenza lauree per Infermieri