COMUNICATO STAMPA

“No a scorciatoie. Serve una strategia strutturale per la professione infermieristica”

In riferimento alle recenti notizie sull’inserimento di personale infermieristico proveniente dall’Uzbekistan, gli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Lombardia ribadiscono la propria posizione, sottolineando la necessità di evitare scorciatoie o soluzioni affrettate nell’affrontare un tema complesso e delicato come quello della professione infermieristica.

Non servono misure emergenziali, ma politiche di lungo respiro: investimenti nella qualità, nella formazione, nel riconoscimento e nella dignità professionale.

La formazione specialistica rappresenta un passo evolutivo fondamentale e conferma il valore di una delle migliori scuole infermieristiche europee, quella italiana.

Gli OPI Lombardi chiedono che ogni reclutamento di personale proveniente dall’estero avvenga con verifiche rigorose delle competenze e percorsi di integrazione qualificanti, nel pieno rispetto degli standard professionali e di sicurezza per i cittadini.

In questo contesto, il Coordinamento ritiene fondamentale l’istituzione di elenchi speciali presso gli Ordini provinciali, quale strumento di garanzia e monitoraggio delle competenze, della formazione linguistica e dell’effettiva integrazione professionale degli infermieri stranieri.

Al tempo stesso, è necessario un cambio di passo nel dialogo con le istituzioni: da troppo tempo i professionisti chiedono di essere ascoltati, non solo consultati.

Un ascolto reale, continuo, capace di valorizzare chi conosce dall’interno le difficoltà del sistema e può contribuire con soluzioni concrete.

Riconfermando la piena disponibilità alla collaborazione, il Coordinamento chiede un confronto strutturato con la Regione Lombardia per costruire politiche durature: percorsi di crescita professionale, incentivi alla permanenza, e un piano strategico di sviluppo della professione infermieristica.

Per questo, in qualità di Enti sussidiari dello Stato, gli OPI Lombardi chiedono un incontro urgente con la Presidenza della Regione e con gli assessorati competenti, al fine di:

    1. Condividere i piani di integrazione e formazione per gli operatori stranieri, assicurando qualità e sicurezza;

    1. Valutare misure concrete di valorizzazione e fidelizzazione del personale infermieristico lombardo;

    1. Istituire un tavolo di lavoro permanente, che includa rappresentanti della professione, per costruire risposte di sistema e non semplici interventi d’emergenza.

La crisi non riguarda la professione infermieristica in sé, ma il modo in cui essa viene rappresentata e valorizzata. È la narrazione del problema che va cambiata, non la professione.
Solo attraverso ascolto, valorizzazione e investimenti sul personale infermieristico italiano sarà possibile affrontare in modo efficace la carenza di infermieri in Lombardia.

Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche Lombardia

 

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