IL PAPA INCONTRA 6000 INFERMIERI ITALIANI. PRESENTE ANCHE IL NOSTRO ORDINE, CON 250 ISCRITTI.

3 marzo 2018: giornata memorabile per il nostro Ordine e per tutta la professione.

Eravamo 6000 infermieri sabato scorso, dei quali 250 provenienti da Milano, Lodi, Monza Brianza, nella grande sala Paolo IV ad ascoltare le parole del Papa.

28471386_1656622894452784_2708748634756112721_n (1)Come ci aspettavamo le sue sono state parole di elogio per il lavoro svolto a fianco dei malati e delle loro famiglie, senza dimenticare le difficoltà del quotidiano come la carenza degli organici e la fatica dell’assistere, specie se non si è più giovani e in salute.

Non stancatevi mai di stare vicini alle persone con questo stile umano e fraterno, trovando sempre la motivazione e la spinta per svolgere il vostro compito. Siate anche attenti, però, a non spendervi fino quasi a consumarvi, come accade se si è coinvolti nel rapporto coi pazienti al punto da farsi assorbire, vivendo in prima persona tutto ciò che accade loro”.

Siamo rimasti particolarmente colpiti da queste frasi, pronunciate quasi al termine del discorso, dopo aver ripetutamente ringraziato gli infermieri del “lavoro così prezioso che svolgete verso tante persone e per il bene di tutta la società”.

28467726_10215212573298662_3561600036981327342_nIl Papa si è mostrato profondo conoscitore dei contenuti e dei valori etici della nostra professione, e al contempo anche ben informato dei problemi che quotidianamente vivono gli infermieri nei luoghi di lavoro: “State attenti! Un altro elemento che rende gravoso e talora insostenibile lo svolgimento della vostra professione è la carenza di personale, che non può giovare a migliorare i servizi offerti, e che un’amministrazione saggia non può intendere in alcun modo come una fonte di risparmio

Francesco ci ha esortato a prenderci cura di noi, per poter ben assistere gli altri: “Quello che svolgete è un lavoro usurante, oltre che esposto a rischi, e un eccessivo coinvolgimento, unito alla durezza delle mansioni e dei turni, potrebbero farvi perdere la freschezza e la serenità che vi sono necessarie”



Il Pontefice ha fatto ampi richiami nel discorso alla comprensione dei bisogni della persona malata, alla singolarità di ogni situazione tale da richiedere la personalizzazione  dei protocolli.
Ci ha definito “esperti in umanità”, osservatori preziosi delle situazioni di fragilità a cui siamo chiamati a dare una risposta. Ha esortato tutti noi a non seguire chi si interessa dell’altro solo se “vale” o risponde a criteri di efficienza e di guadagno.


Ci ha ricordato che è la tenerezza la chiave per capire l’ammalato

I nostri foulard arancio, con il logo OPI MI LO MB, hanno lasciato una nota di colore negli occhi e nel cuore di tutti i presenti. 

Una giornata i28660856_1656720321109708_5832266348182375279_nniziata prestissimo da Milano, continuata anche dopo l’udienza nella condivisione di momenti conviviali e culturali, e conclusasi per molti a notte fonda causa le intemperie atmosferiche che hanno reso difficoltosi i trasporti verso la capitale.

Una giornata unica, una tappa di ulteriore crescita per la grande comunità degli infermieri milanesi e italiani.

Paola Gobbi – Segretario OPI MI-LO-MB

Il discorso integrale di Papa Francesco agli infermieri