POSITION PAPER SICP – SIAARTI – FCP
Le Cure Palliative nel trattamento dei malati COVID-19/SARS- CoV-2
Nell’emergenza pandemica in corso, uno strenuo sforzo è in atto per aumentare la disponibilità dei posti letto ospedalieri sia intensivi che di degenza ordinaria per l’assistenza ai malati affetti da CoViD-19/SARS CoV-2. Altrettanta importanza si deve attribuire al trattamento dei sintomi che generano intense sofferenze in questa malattia epidemica. Il tutto a conferma dell’indicazione a implementare le cure palliative durante le emergenze umanitarie, comprese le epidemie e pandemie, come autorevolmente raccomandato con forza dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (1).
Nella CoViD-19/SARS-CoV-2 l’insufficienza respiratoria da polmonite interstiziale genera, in molti malati, un’intensa dispnea associata a tosse resistente e ingombro secretorio tracheo-bronchiale che può portare alla sensazione di soffocamento (2,3).
Il quadro clinico nelle forme più gravi o terminali di CoViD-19/SARS-CoV-2 è completato da: ipertermia severa resistente al trattamento, profonda astenia, artro-mialgie, angoscia e sensazione di morte imminente, confusione mentale con agitazione psicomotoria (4-7).
La Società Italiana di Cure Palliative (SICP), la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) e la Federazione Cure Palliative (FCP) sottolineano con forza l’importanza del trattamento di questi sintomi e la grave o gravissima sofferenza correlata soprattutto in quei malati che, non essendo candidati alle cure intensive perché non appropriate clinicamente e/o sproporzionate o perché il livello di gravità non è tale da renderle comunque necessarie, rischiano concretamente di sperimentare una intollerabile intensificazione dei predetti sintomi (8,9).
È pertanto necessario e doveroso che le Istituzioni sanitarie nazionali, regionali e locali inseriscano nei percorsi di cura dei malati affetti da CoViD-19/SARS-CoV-2 protocolli di cure palliative con chiare indicazioni all’attivazione delle Reti Regionali e Locali di Cure Palliative per adulti e minori o dei Servizi di Cure Palliative esistenti nelle singole realtà territoriali. Questo è finora avvenuto in pochissime realtà (10,16,17).
La SICP, SIAARTI e FCP ritengono inoltre necessario inserire le figura del palliativista nelle Unità di Crisi regionali e locali per poter garantire un miglior coordinamento dell’assistenza e l’effettuazione di cure palliative in tutti i setting ove sono assistiti i malati CoViD-19/SARS-Cov-2 (ospedale, domicilio, RSA/RSD e altre realtà di ricovero).
Offrire e attuare cure palliative per alleviare la sofferenza anche nei malati affetti da CoViD-19/SARS-CoV-2, nonostante la complessità dell’emergenza pandemica in atto, è una buona pratica clinica (11-17), oltre che un dovere etico, deontologico (18,19) e giuridico (20), soprattutto nella fase finale di vita.
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