l Presidente Muttillo in rappresentanza del nostro Collegio, é stato invitato a partecipare al tavolo di lavoro della prestigiosa iniziativa
sede
Rome Marriott Park Hotel
Via Colonnello Tommaso Masala, 54
5 marzo 2015 – Roma
L’attuale eccessiva incidenza in Italia della spesa sanitaria pubblica rispetto al PIL, dello 0,6% superiore alla media EU (7,4% rispetto a 6,8%), e il crescente aumento della popolazione “over 65” (il cui costo medio sanitario è di circa 4,3 volte superiore a quello degli “under 65”) pone il problema della sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
Si stima che nei prossimi 10 anni sia necessaria una riduzione “a valore reale” della spesa di circa 15-20 miliardi di euro.
La ricerca di una maggiore aderenza alla terapia, qualora appropriata, da parte dei pazienti può rappresentare una leva fondamentale per il conseguimento di risparmio: autorevoli studi condotti in Italia, sulla base di quanto già misurato negli Stati Uniti, evidenziano uno spazio potenziale di riduzione della spesa sanitaria pubblica fino a 15 miliardi di euro.
Maggiore aderenza a una terapia appropriata e più efficace presa in carico del paziente può significare riduzione dei casi avversi, più efficace gestione delle patologie attraverso un riconoscimento precoce delle stesse, riduzione dell’impatto della medicina difensiva e della diagnostica ospedaliera, minore accesso ai pronto soccorso: in una parola un costo sanitario pro-capite più contenuto, grazie a un uso più ridotto del servizio ospedaliero.
I numeri della cronicità in Italia evidenziano come il 45% degli italiani sia affetto da almeno una patologia cronica e tra questi, nel caso degli “over 65”, l’incidenza delle patologie croniche salga fino a 82%; ma anche come solo nel 38% dei casi i pazienti siano strutturalmente presi in carico dal Sistema Sanitario e, di conseguenza, manifestino un’aderenza mediamente pari al 45%, ovvero bassa.
La sfida della sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale, che passa attraverso una conversione dello stesso da un modello prevalentemente focalizzato sul presidio delle acuzie, attraverso un servizio ospedaliero di eccellenza, ad un modello finalizzato alla presa in carico della cronicità, attraverso una riorganizzazione del servizio territoriale, considerata l’elevata incidenza della popolazione “over 65” sulla cronicità non può che essere una sfida di FederAnziani Senior Italia.
Non solo infatti gran parte del potenziale di risparmio riconducibile alla conquista di una maggiore aderenza ha a che fare con una più efficace presa in carico del paziente anziano, ma, qualora tale sfida non fosse vinta, proprio la popolazione anziana sarebbe maggiormente colpita dagli inevitabili tagli al servizio sanitario.