Servono 4mila operaton in Lombardia «Poi arriverà la sfida della riforma» – AMANO- «STIAMO SEGUENDO con grande attenzione la vicenda, le amministrazioni saranno obbligate a garantire direttamente le tutele in precedenza negate, in virtù della prevalenza delle norme europee su quelle nazionali. A livello nazionale, è giusto che il Governo porti avanti l’emendamento per lo sblocco del turn over, per far sì che ci possano essere le nuove, necessarie, assunzioni. E nella regione Lombardia sono attesi oltre 4mila infermieri, da assumere». Qualcosa si muove. Per Giovanni Mutuilo, presidente del Collegio Ipasvi (che sta per Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigi- latrici di infànzia) di Milano, Lodi, Monza e Brianza, l’attuazione della normativa in materia di orario di lavoro e durata dei riposi del personale sanitario rappresenta una scossa, il primo passo di un cambiamento. ANCHE SE non mancano le criticità: «In alcune strutture il cambiamento dei turni è stato accettato senza difficoltà. In altre ci sono problemi, legati alla riorganizzazione della quotidianità, della vita non so}o lavorativa ma anche privata. E comprensibile». In ogni caso «l’attuazione della normativa ci porta al livello dell’Europa, si porta a sistema una situazione che prima era a macchia di leopardo». Altra sfida: «Affrontare l’impatto della riforma sanitaria». Tra le figure che si affacciano c’è quella dell’infermiere di famiglia «il quale va a rispondere a specifiche esigenze che stanno nascendo sul territorio e che contraddistingueranno, anche in modo marcato, lo scenario sanitario prossimo futuro», sottolinea Muttillo. L’infermiere di famiglia è un professionista che si occupa di assistenza, in collaborazione con il medico di famiglia, operando in una specifica porzione di territo rio, come ad esempio il quartiere di una grande città. Questo nuovo profilo infermieristico risponde ai bisogni di cura dei malati cronici e dei malati in fase acuta che non richiedono cure intensive o praticabili solo in ospedale. Al malato viene consentito di essere assistito dall’infermiere direttamente a casa, con la prospettiva di contribuire a ridurre gli accessi al pronto soccorso, le degenze ospedaliere e di ridurre i costi. M.V. -tit_org- Servono 4mila operatori in Lombardia «Poi arriverà la sfida della riforma»
Servono 4mila operatori in Lombardia «Poi arriverà la sfida della riforma
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